Ambiente, Seveso diventi esempio da seguire
Seveso Futura, Lista Butti e 5stelle Seveso avanzano proposte su gestione rifiuti ed energia
Le liste: “Chiediamo di istituire una Commissione ad hoc, il 10 luglio ci ha lasciato in eredità ferite, ma anche insegnamenti”
Seveso Futura e Lista Butti, con la collaborazione del Movimento 5 stelle Seveso, hanno presentato un pacchetto di proposte per “un impegno costante sui temi della sostenibilità, della gestione dei rifiuti e sull’efficientamento energetico”. La nuova iniziativa delle realtà politiche locali prende la forma di un Ordine del giorno ed è rivolta al Presidente del Consiglio comunale, alla giunta e a tutti i consiglieri comunali.
“La Città di Seveso, per la sua storia, può e deve diventare un esempio virtuoso da seguire nell’ambito della tutela ambientale. Il disastro del 10 luglio 1976 ci ha lasciato in eredità ferite mai rimarginate e valori significativi di Diossina TCDD nei terreni contaminati, la vicenda Icmesa ci consegna però anche dolorosi insegnamenti di cui fare tesoro nell’ambito della gestione del rischio industriale e nella relazione tra sviluppo e rispetto delle popolazioni e dei territori”, si legge nel documento a firma di Giorgio Garofalo e Pietro Aceti, consiglieri comunali rispettivamente di Seveso Futura e Lista Butti.
“La struttura politico-amministrativa della Città di Seveso dovrebbe distinguersi per l’elevata sensibilità e per la massima attenzione nei riguardi di tutto ciò che concerne le politiche ambientali, ivi comprese le scelte in materia di gestione rifiuti e di energia”, aggiunge Garofalo.
L’Ordine del giorno firmato da Seveso Futura e Lista Butti, con il contributo dei 5 stelle Seveso, impegna la giunta a valutare una serie di iniziative di potenziamento della raccolta differenziata, come l’adesione al progetto sperimentale “Mangiaplastica” del Ministero della Transizione Ecologica, e la partecipazione del Comune alla diciottesima edizione di “M’illumino di meno, giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” del prossimo 11 marzo.
Tra gli obiettivi dei gruppi politici locali spicca anche la richiesta di istituire una Commissione consiliare permanente che si occupi di ambiente, gestione rifiuti ed energia.
“La nostra è una proposta articolata, frutto della collaborazione che il Gruppo ambiente di Seveso Futura ha avuto con altre realtà locali che hanno la nostra stessa sensibilità in tema ambientale ”, ha commentato Stefano Cereser, referente del Gruppo di lavoro sull’ambiente di Seveso Futura.
“Il tema ambiente è da sempre caro al Movimento 5 Stelle – aggiungono i pentastellati –, appena messi a conoscenza dai nostri portavoce regionali della possibilità di accedere a fondi per l’acquisto di un eco-compattatore, ci siamo immediatamente attivati”.
“Non essendo però presenti in consiglio comunale – continuano –, abbiamo cercato sostegno in chi, come noi, è più sensibile alle tematiche ambientali e lo abbiamo trovato in prima battuta nel gruppo di Seveso Futura. Ne è nato un proficuo scambio di opinioni che si è ampliato anche alla Lista Butti: da questa unione di idee è così nato un ordine del giorno condiviso che ci auguriamo verrà attentamente valutato da parte dell’Amministrazione per continuare a dare a Seveso quell’impronta di città attenta all’ambiente che da quel mai dimenticato 1976 la caratterizza”.
“L’attenzione all’ambiente è uno dei temi fondanti della mia lista – dichiara Pietro Aceti –. Siamo sostenitori certamente del riciclo ma ancora prima siamo sostenitori del riuso, per questo promuoviamo l’installazione di case dell’acqua che possono allungare la vita delle bottiglie di plastica, o ancor meglio, eliminarne l’uso attraverso bottiglie di vetro“.
“È diffusa una parziale conoscenza del problema legato ai rifiuti di plastiche monouso – aggiunge Cereser –; dovremmo considerare che solo in Italia, per esempio, si consumano oltre 4,5 milioni di barili di petrolio, emettendo in atmosfera oltre 900 mila tonnellate di CO2, per produrre bottiglie per acque e altre bibite consumando anche 6 miliardi di litri d’acqua. A ciò si aggiunga che il trasporto di queste bottiglie comporta la movimentazione di circa 300 mila TIR che determinano un consumo di quasi 100 mila litri di gasolio ed emissioni di oltre 250 mila tonnellate di CO2”.