TAVOLO PERMANENTE DELLA BONIFICA DA DIOSSINA DEL 9-07-2024 – COMUNICATO SULLA CONVOCAZIONE

TAVOLO PERMANENTE DELLA BONIFICA DA DIOSSINA DEL 9-07-2024 – COMUNICATO SULLA CONVOCAZIONE

SULL’ANNIVERSARIO DEL DISASTRO ICMESA E LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE SUI LAVORI DELLA BONIFICA DA DIOSSINA DI PEDEMONTANA

Nel primo incontro del 5 marzo 2024 tra i gruppi di Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate, il coordinatore delle amministrazioni e sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca, la società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e ARPA Lombardia, c’è stato un confronto per concretizzare la proposta dei soggetti ambientalisti e delle liste civiche del territorio, in merito all’avvio di una assise congiunta di monitoraggio della bonifica da diossina nelle aree contaminate che si trovano lungo il tracciato dell’autostrada.

In questi giorni, la società APL ci ha inviato una comunicazione in cui si definisce la costituzione del denominato “Tavolo Permanente sui lavori della Bonifica”, convocato per il 9 luglio 2024 e a cui siamo invitati insieme ai Comuni della tratta B2 – inizio C (Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio), alla Provincia di MB, a Regione Lombardia, all’ARPA Lombardia, all’ATS di MB, a Concessioni Autostrade Lombarde (CAL), a Pedelombarda Nuova, quest’ultimi, soggetti interessati al completamento dell’autostrada.

Parteciperemo a questo incontro perché è nostra intenzione tenere sotto osservazione le operazioni di bonifica e l’ottemperanza delle normative da parte dei soggetti esecutori, consci che la bonifica, lungi da qualsiasi comunicato ottimistico, non è e non può essere considerata priva di rischi e che interesserà delle comunità già pesantemente segnate a causa del disastro della diossina dell’Icmesa del gruppo Givaudan-La Roche del 1976.

Siamo consapevoli che il nostro è un ruolo delicato che va assolto con le necessarie cautele, senza rinunciare alla nostra autonomia e continuando ad affermare la nostra valutazione negativa sull’infrastruttura autostradale e sugli impatti che essa causerà sul territorio e le comunità coinvolte.

È un ruolo in cui serve capire e conoscere i contenuti del Piano Operativo di Bonifica, seguire con attenzione ciò che verrà comunicato, concentrarsi e avere la capacità di identificare le ambiguità che si possono presentare.

Questa assise nasce da una nostra precisa richiesta e non esaurisce gli obblighi dei soggetti istituzionali e degli esecutori dell’infrastruttura verso la cittadinanza: la nostra presenza è un monito e sarà nostro compito essere attivi affinché vi sia totale trasparenza sulle operazioni di bonifica e adeguati momenti pubblici informativi nei Comuni interessati.

Un’ultima considerazione sul giorno scelto per la convocazione della seduta di Osservatorio: la data del 9 luglio è a ridosso del 10 luglio, anniversario del disastro ambientale e sociale dell’Icmesa del 1976.

Ancora una volta, l’anniversario certifica quanto siamo lontani da una vera transizione ecologica e lo sottolineiamo per evitare equivoci e un inopportuno abbinamento celebrativo che apparirebbe come una strumentalizzazione propagandistica di una tragica vicenda ancora non pienamente metabolizzata.

Per completare la Pedemontana, il Bosco delle Querce di Seveso e Meda, spazio fisico e tangibile, emblema del risarcimento ambientale, subirà uno sbancamento di due ettari e con esso verranno cancellate altre ampie zone verdi e boscate sulla tratta B2 e C. Anche l’area di potenziale ampliamento del Bosco – a sua volta oggetto di bonifica – verrà pesantemente compromessa dalle opere complementari dell’autostrada.

Questo vuol dire distruzione della naturalità, corridoi ecologici interrotti o distrutti, alberi e spazi verdi sacrificati e ulteriore consumo di suolo, a cui né il progetto né le opere compensative danno una soluzione convincente o quantomeno all’altezza degli standard ambientali.

La bonifica è dunque un’operazione dovuta in base alla normativa ma non è rigenerativa, come fu quella che ha portato alla nascita del Parco Naturale del Bosco delle Querce: oggi bonifichiamo per asfaltare, un paradosso imperdonabile!

Nel partecipare a questa assise vogliamo ribadire che non c’è nessuna grandezza riparativa da celebrare per questo 10 luglio e la commemorazione non è neppure un funerale, ma solo l’eterna ripetizione del danno e dell’assenza di uno sguardo generoso verso il futuro delle nuove generazioni.

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana

Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Legambiente circolo Laura Conti Seveso, Seveso Futura,

Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate

 

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