“Una firma per l’Italia”, al via la raccolta firme per il Referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata
I primi banchetti già nel fine settimana in molti Comuni della Brianza
Nasce il coordinamento provinciale che riunisce tutti: sindacati, partiti, liste civiche e associazioni, insieme, “per un Paese unito, libero e giusto”
Monza, 24 luglio 2024
Prima settimana di raccolta firme in Brianza per chiedere il Referendum abrogativo della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata: Monza, Desio, Vimercate, Muggiò, Bovisio Masciago, Triuggio, Brugherio, Meda, Lentate, Bellusco sono i primi Comuni in cui, già da questa settimana, si sono raccolte le adesioni e sarà possibile firmare “per un Paese unito, libero e giusto”.
E nasce, così, il coordinamento provinciale per dire un forte “no” alla legge che spaccherebbe l’Italia penalizzando territori produttivi come il nostro riducendone competitività e opportunità. È la versione brianzola del comitato nazionale “Una firma per l’Italia” che ha l’obiettivo di raccogliere le firme necessarie entro la fine di settembre (almeno 500mila su tutto il territorio nazionale) per l’indizione del referendum abrogativo.
Un coordinamento molto esteso composto da organizzazioni sindacali territoriali come la CGIL, dalle associazioni (Anpi, ACLI, Libera, Alisei, Diritti Insieme, AUSER, Donne e Diritti ARCI Vimercate, Federconsumatori, Medicina Democratica, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale), dai partiti (Partito democratico, Movimento 5Stelle, Sinistra italiana, +Europa, ItaliaViva, Rifondazione comunista, Partito comunista italiano) e dalle liste civiche (LabMonza, Passione Civica per Cesano, Indipendenti a sinistra di Vimercate, Altra Bovisio Masciago, Siamo Varedo, Seveso Futura, Muggiò partecipata, Vivi Lissone, Progetto Macherio Bareggia, Limbiate solidale, Polo civico Meda, Monza attiva, Cittadini per Lentate, Cuore a sinistra Nova Milanese, Uniti per Albiate, Il Listone – Lissone, Per Usmate Velate).
La raccolta firme continuerà, in questi e in altri Comuni, moltiplicando le occasioni di incontro con la cittadinanza per la raccolta delle firme.
In un primo incontro organizzativo nei giorni scorsi in Camera del Lavoro, CGIL, tutti i partiti, le liste civiche e le associazioni hanno evidenziato l’importanza di raggiungere il numero necessario per indire il Referendum: “Metteremo in campo gli sforzi necessari per il raggiungimento dell’obiettivo comune di superare le 500mila firme, si tratta di una sfida decisiva perché l’autonomia differenziata divide il Paese, costituisce un freno allo sviluppo e consolida le disuguaglianze nelle stesse regioni del nord Italia, andando a ledere i diritti fondamentali costituzionalmente garantiti”, hanno fatto sapere i promotori riuniti in coordinamento.