RELAZIONE INCONTRO DEL 20-11-2024 CON I SINDACI DI MEDA E SEVESO
All’incontro erano presenti il Sindaco di Meda Luca Santambrogio, la Sindaca di Seveso Alessia Borroni, Stefano Elli responsabile Ufficio Ecologia, Ambiente e Bosco delle Querce del Comune di Seveso, le delegazioni di Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente circolo Laura Conti Seveso, Seveso Futura.
DISBOSCAMENTO DI 2 ETTARI DEL PARCO NATURALE REGIONALE BOSCO DELLE QUERCE
GESTIONE DEI FONDI DELLA MONETIZZAZIONE DELLA COMPENSAZIONE FORESTALE
- La ripartizione tra i Comuni di Meda e Seveso della monetizzazione, a titolo di compensazione forestale, della “trasformazione d’uso temporanea e definitiva” del Bosco delle Querce riflette solo la suddivisione geografica: i 910.000 euro verranno versati in toto al Comune di Seveso in qualità di capofila e Ente Gestore del Bosco delle Querce in convenzione con Meda.
- La monetizzazione verrà inserita nel bilancio di previsione di Seveso, nella partita riguardante il Bosco delle Querce.
- Il Comune di Seveso, Autorità Forestale competente per il rilascio dell’Autorizzazione alla trasformazione delle aree boscate (art. 43 e 44 LR 31/2008) all’interno del Bosco delle Querce, ha precisato che al momento non è ancora pronto il dispositivo per incassare la relativa monetizzazione e autorizzare il taglio degli alberi e si ipotizza una data entro il 31-12-2024 ma più probabile per i primi mesi del 2025.
- Nell’ambito del provvedimento di trasformazione dell’area boscata, Pedelombarda Nuova, oltre all’indennità di trasformazione, dovrà depositare una fidejussione a garanzia del ripristino, con piantumazione, delle aree soggette a trasformazione temporanea.
DESTINAZIONE DELLA MONETIZZAZIONE PER LA COMPENSAZIONE FORESTALE PER IL DISBOSCAMENTO DI 2 ETTARI DEL BOSCO DELLE QUERCE
- In merito all’utilizzo degli oneri di compensazione forestale, l’Amministrazione di Seveso intende destinarli all’ampliamento del Bosco delle Querce ad EST (verso via della Roggia – via dei Vignee fraz. Baruccana).
- L’ampliamento dovrà essere definito con Regione Lombardia nell’ambito di uno specifico Masterplan, che sarà sottoposto a Conferenza dei Servizi e adottato con atti regionali che determineranno i nuovi confini del Bosco delle Querce.
- L’ampliamento potrebbe comportare una riconfigurazione come Parco Regionale (e non come “Parco Naturale Regionale”) poiché parte delle superfici nell’area di ampliamento diverrebbero di proprietà comunale mentre la superficie attuale è di proprietà regionale.
- Alcune ipotesi emerse sulle aree di ampliamento, riguardano la possibilità di mantenerne alcune in capo ai privati, mentre altre potrebbero essere acquisite al patrimonio del Comune di Seveso a mezzo accordi bonari o espropri.
- Per l’ampliamento del Bosco sulla porzione di via della Roggia, l’amministrazione di Seveso intende utilizzare anche i fondi della Compensazione Ambientale “Progetto Locale 19” della Baruccanetta, che non sarebbero ivi utilizzabili poiché tale area è coinvolta dai lavori di raddoppio ferroviario con la creazione di seconda banchina di stazione e relativa viabilità intercomunale a Baruccana.
- Il confine dell’ampliamento è stato ipotizzato sulla via dei Vignee, anche se esiste la possibilità di includere il successivo spazio libero a sud.
- La Compensazione Ambientale PL 18 a ovest, in zona cimitero di Seveso, dovrebbe anch’essa far parte dell’ampliamento del Bosco.
LE NOSTRE RICHIESTE DI APPROFONDIMENTO
In merito alla trasformazione temporanea del bosco abbiamo chiesto quali previsioni progettuali e modalità operative siano state fornite da Pedelombarda Nuova, anche in considerazione del fatto che tali aree costituiscono parte delle “Fasce di salvaguardia” definite dallo Studio Impatto Amb. Approvato con del. CIPE 97 06/11/2009.
Da quanto riportato dal Funzionario dell’Uff. Ecologia non sembrano note nel dettaglio tali modalità operative nè di ripristino delle aree e della cortina filtro verso l’autostrada.
Abbiamo evidenziato tale criticità sollecitando il Comune di Seveso a prescrivere in ambito di rilascio del provvedimento forestale, in mancanza di specifiche indicazioni progettuali, le modalità operative più appropriate per l’esecuzione della trasformazione del bosco, nonchè per la ricostituzione della cortina filtro verso il sedime autostradale.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Da tempo ci battiamo per l’ampliamento del Bosco delle Querce sulle aree di Via della Roggia, Via dei Vignee, Via del Tramonto ed è quindi condivisibile e positivo che le amministrazioni di Seveso e Meda intendano promuovere e chiedere a Regione Lombardia l’inclusione di queste superfici nel Bosco delle Querce utilizzando per acquisizioni sia la monetizzazione per il disboscamento dei due ettari sia altre risorse. Potrebbe essere un passo importante per salvaguardare le superfici residue rimaste libere con un livello di tutela adeguato su cui poi progettare il rafforzamento del loro stato di naturalità.. Certo non si può ignorare che la vasca di laminazione e la viabilità complementare alla Pedemontana sottrarranno una parte importante del possibile ampliamento.
ACCESSIBILITÀ DEL BOSCO DAI COMUNI DI SEVESO E MEDA
- Emersa come prioritaria la necessità di ristabilire un collegamento tra il Bosco, soprattutto in previsione dell’auspicabile ampliamento verso est, e la frazione di Baruccana, oggi non possibile a causa dell’interdizione dei due ponti di sovrappasso della Milano Meda, presenti su via della Roggia e via del Vignee; la stessa istanza è stata avanzata dalla parte medese per consentire il collegamento in sicurezza con il Bosco, considerata la viabilità pericolosa su via VIgnazzola in provenienza da Meda.
PONTE VERDE DI COLLEGAMENTO
- Rispetto al Ponte Verde di collegamento tra le parti del BDQ attuale e quelle di possibile espansione nonché come passaggio faunistico, le notizie raccolte appaiono purtroppo ancora confuse e contradditorie.
- Secondo le dichiarazioni della sindaca di Seveso Borroni, Il Ponte Verde che dovrebbe essere realizzato con i fondi della prescrizione 51 del Cipess, è stato proposto in via dei Vignee, e a differenza di quanto aveva fatto intendere l’amministrazione in un recente consiglio comunale, tale collegamento è per ora configurato come una semplice passerella ciclopedonale e per mezzi di servizio leggeri.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Permane la nostra perplessità in merito alla insufficienza di tale proposta poiché una semplice passerella ciclopedonale , oltre a non supplire alla perdita dei due varchi originari (via della Roggia e via dei Vignee), non costituisce alcun valido collegamento faunistico, oggi più che mai necessario.
Su questo aspetto abbiamo insistito nel chiedere uno o più manufatti che si configurino per larghezza come un vero e proprio passaggio faunistico, tanto più fondamentale nello scenario di ampliamento del Bosco al di là del sedime autostradale.
La soluzione più auspicabile sarebbe aggiungere uno o più moduli, allungando a nord le gallerie artificiali “Seveso” e “Baruccanetta”, che sostengono il “Parco Sospeso”, presentato come miglioria in sede di gara, sfruttando le quote favorevoli già esistenti e con lo scopo di minimizzare i forti impatti visivi, fisici e acustici dell’infrastruttura autostradale.
VASCA DI LAMINAZIONE
- Sulla effettiva configurazione della vasca di laminazione le notizie sono pressoché nulle se non quelle riferite ad un manufatto secondo standard ingegneristici impattanti e difficilmente immaginabili in un contesto a Parco, tanto più se non fruibili e segregati dal passaggio pubblico.
LE NOSTRE RICHIESTE DI APPROFONDIMENTO
I gruppi presenti hanno chiesto ulteriori delucidazioni e proposto di ripensare ad una configurazione del manufatto di laminazione più coerente con la destinazione d’uso naturalistica delle aree circostanti, più aderente ai nuovi standard progettuali in materia di smaltimento delle acque meteoriche e invarianza idraulica. Se opportunamente trattate, parte delle acque di captazione possono essere utilmente ricollocate sul territorio, quando non infiltrate e restituite al terreno, consentendo anche una maggiore fruibilità delle aree al pubblico, come dimostrano alcuni interventi già presenti in Brianza.
IL NOSTRO GIUDIZIO
La vasca di laminazione, insieme con gli altri manufatti della viabilità complementare di Pedemontana in via della Roggia, consumerà suolo. La vasca di laminazione andrebbe quindi configurata per limitarne l’impatto, evitando che sia un manufatto in solo cemento, inaccessibile e avulso da un luogo verde.
VIA VIGNAZZOLA
Meda e Seveso confermano la volontà di riqualificare Via Vignazzola con suddivisione dei costi (50% Pedemontana, 25% Meda, 25% Seveso) poiché questa strada è strategica anche per il passaggio dei mezzi di cantiere di Pedemontana e, con l’apertura dell’autostrada, del traffico intercomunale in entrata e in uscita. Sull’asse è prevista anche una ciclabile la cui estensione è ancora da definire.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Riteniamo indispensabile un intervento di messa in sicurezza e riorganizzazione della piattaforma stradale perché via Vignazzola è strategica per la viabilità di collegamento tra i due Comuni e tra le frazioni di Seveso e il Bosco, dotandola anche di una ciclabile.
Occorre ricucire anche le due parti del Bosco (nord a Meda e sud a Seveso) oggi poco connesse sia per la mancanza di un passaggio continuo, che per l’interferenza del traffico stradale di accesso alla Milano Meda: è indispensabile puntare alla messa in sicurezza e rallentamento del traffico in quel tratto.
COMPENSAZIONE AMBIENTALE DI MEDA
- Sulla Compensazione Ambientale ex PL15 (ora MC15) di Meda, c’è un extracosto sugli espropri che Pedemontana quantifica in 1,5Mln sui 2,3Mln disponibili. Servirà stornare qui altri fondi dalla presc 51 del Cipess. Occorre verificare se gli importi stimati sono verosimili.
Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda,
Legambiente circolo Laura Conti di Seveso,
Seveso Futura