Pensieri
di Mauro Barison
Com’è questa quarantena forzata? Non troppo male! Ho molto più tempo per rilassarmi e assaporare lo scorrere lento del tempo.
Questo è quello che ho pensato all’inizio di questo tsunami coronavirus. Ora però quello che mi manca è il relazionarmi con i miei amici, colleghi e compagni di viaggio delle associazioni di cui ne faccio parte.
In questi giorni ho pensato a quante cose sono cambiate, alcune sicuramente rimarranno per sempre, altre andranno sicuramente a scemare. Vedo sportivi che si rassegnano a fare gli esercizi in casa raccogliendo attorno a sé del materiale per poter sostituire quello della palestra, vedo pantofolai di natura che riscoprono la passeggiata o addirittura la “corsetta”: probabilmente l’ultima è stata la campestre alle elementari.
Vedo sindaci che lasciano l’ambita poltrona per andare in mezzo alla gente a dispensare consigli o addirittura ad impartire ordini: state a casa! Vedo modi diversi di lavorare, per alcuni un nuovo metodo mai utilizzato o addirittura mai sognato. Quando ci incontreremo di nuovo al bar, o semplicemente in una piazza per raccontarci come abbiamo impiegato il nostro tempo o cosa abbiamo fatto del nostro tempo o semplicemente cosa ha modificato quel tempo, sicuramente dovremmo raccontare un nuovo modo di lavorare, un modo che fino a ieri si diceva, ma non si faceva, e d’ora in poi si potrà e si dovrà fare. Sto parlando di smart working.
Così, analizzando i dati Europei (Eurostat 2018) scopriamo che ancora una volta siamo nella seconda parte della colonna: sotto la Serbia e poco sopra la Grecia. Già! Ancora una volta non spicchiamo, non siamo tra i primi. Solo il 10% usufruisce del telelavoro e tra questa percentuale solo il 3% in modo stabile. E la media Europea? Un po’ più alta, siamo al 15,4%. E gli altri? Sono sempre i soliti paese nordici che primeggiano: Norvegia con il suo 36% seguita a breve distanza dall’Islanda con il 35%. Dai dai Macron e la Merkel sicuramente non saranno messi molto meglio di noi. I nostri cugini d’oltralpe sono un po’ strani e i tedeschi sono un popolo tutto d’un pezzo. Francia 17,2%, Germania 15,8%, tutti e due sopra la media Europea, anzi diciamo che sono la media Europea.
Dai, dai rifate la classifica, perché non inserite il mese di marzo e aprile 2020? Sicuramente siamo primi. Probabilmente sì. Siamo un popolo di creativi, abbiamo subito capito che la misteriosa VPN ci può trasportare l’ufficio a casa. Attenzione l’ufficio a casa non la casa in ufficio. Si perché in questi giorni abbiamo anche sperimentato come sia difficile conciliare le due cose. Chi si illudeva di poter gestire il tutto ha scoperto che non si può fare la babysitter quando si è in conference call, come non si può preparare il pranzo mentre si cerca di finire un lavoro.
Sono tutte esperienze che dobbiamo ricordare e migliorare alla fine di questo tsunami. Una cosa è certa e tutti i manager lo devono sapere: lo smart working è un diritto che si è conquistato in questo periodo e deve essere negoziato una volta finita questa odiosa quarantena. Dimenticavo: i dati dicono che si è più produttivi. Ancora una volta… grande Italia.