L’infinito. Un pensiero a chi non ce l’ha fatta
Il contributo di Alessandro Carta a “Quarantena: voci e pensieri di una comunità”.
Alessandro ha voluto ricordare tutti coloro che lottano e sono in prima linea in questo momento. Ma soprattutto tutti coloro che hanno combattuto e non ce l’hanno fatta.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare.Giacomo Leopardi |